L’iniziativa per valorizzare il patrimonio culturale meno “mainstream” in pochi mesi ha riscosso un successo inatteso
Il Veneto è una regione ricca di cultura, storia e bellezze naturali e architettoniche. Se tutti conoscono luoghi simbolo come l’Arena di Verona, la Basilica Palladiana, Prato della Valle o Piazza San Marco, molti gioielli restano poco conosciuti al grande pubblico, e spesso anche agli stessi veneti. Proprio con l’intento di valorizzare il patrimonio meno “mainstream” stata creata l’Associazione Culturale “Veneto Segreto”, iniziativa che, come racconta il presidente Mauro Di Benedetto (in foto), in pochi mesi ha riscosso un successo inatteso.
Come nasce l’idea di Veneto Segreto?
L’idea nasce da un gruppo di amici d’infanzia che ha sempre coltivato una forte passione per la cultura, l’arte e i viaggi. Sin da piccoli, ogni momento era una nuova occasione per scoprire un luogo, una viuzza, una scultura, un brano musicale o un racconto e condividere l’esperienza tra di noi. Così, qualche anno dopo e con vari percorsi alle spalle anche a livello internazionale, sempre inerenti alla didattica, alla cultura e al turismo, abbiamo deciso di aprire un’associazione culturale attraverso la quale trasmettere tutto il nostro reale entusiasmo ad altre persone. Quello che spesso riscontriamo è che c’è una mancanza di stimolo dovuta agli amici che si frequentano: a volte non tutti sono disposti ad accompagnarti a visitare una chiesa o un museo, quindi da soli diventa più difficile animarsi. Ecco, Veneto Segreto vuole essere proprio questo: un gruppo di amici con la voglia di momenti di cultura, di storia e d’arte, disposti a condividere conoscenze e momenti di arricchimento.
È nata prima la pagina Facebook o l’associazione?
La pagina Facebook è nata quasi contemporaneamente all’associazione. Facebook ci sembra un ottimo canale per comunicare a tante persone, stimolando la curiosità e soprattutto il dialogo. Ci sono alcuni post che abbiamo pubblicato che ci hanno fatto davvero emozionare per la quantità di commenti e di ricordi delle persone che rivedendo alcuni luoghi si emozionavano. Oggi, ormai, ci sono anche tanti italiani che vivono all’estero e che apprezzano molto rivedere i luoghi della loro infanzia o dei loro antenati.
Quanti siete e quali attività portate avanti?
Per il momento siamo un piccolo gruppo di sei persone. Abbiamo un sito internet in cui aggiorniamo regolarmente il blog e organizziamo degli itinerari circa una o due volte al mese. Abbiamo in progetto una serie di video volti alla valorizzazione del Veneto in un modo molto particolare, preferiamo non svelarvi nulla per il momento… Diverse associazioni ed enti ci hanno contattato per organizzare degli eventi e per il momento stiamo valutando. Ci sono diversi progetti all’orizzonte, ma i temi sono ovviamente segreti.
In base a quali criteri avviene la scelta dei luoghi che promuovete?
Scegliamo luoghi che ci sembrano poter rivelare diversi aspetti della storia dell’arte e del Veneto. Luoghi per il momento facilmente raggiungibili dove è possibile trascorre una piacevole domenica insieme alla famiglia o con gli amici magari abbinando un mercatino oppure un ristorante tipico.
Tra le tante bellezze nascoste o poco conosciute della regione, quali sono secondo lei quelle che più meritano di essere di vistate?
Non abbiamo una lista di preferenze, per noi quello che conta davvero è riuscire a creare delle esperienze di arricchimento: una semplice passeggiata a Vicenza può essere fonte di un racconto sulla Vicenza medievale che per esempio non tutti conoscono. Quello che è prioritario è il racconto della storia dei luoghi unito all’attualità: per esempio molte ville venete sono state usate anche durante la guerra, capire come e perché diventa un modo vivo per appropriarsi della propria storia. Ecco, uno degli obiettivi è attualizzare questi luoghi e non tenerli relegati a una dimensione lontana. Sono luoghi che fanno parte delle nostre radici. Nei nostri appuntamenti scopriamo insieme la bellezza di fermarsi a guardare i dettagli del Veneto, sono dei pomeriggi in cui si arriva a fermare il tempo. E ci vuole molto poco, non occorre andare lontano: è il cosiddetto turismo a chilometro zero. Inoltre spesso le persone spesso ci scrivono o ci segnalano i loro luoghi del cuore, stimolandoci ad approfondire ed organizzare la promozione di questi. Voler condividere la bellezza del nostro Veneto crediamo sia il risultato più grande.
Secondo lei, esiste ancora un posto davvero segreto, ovvero che non avete ancora scoperto?
Per fortuna nostra ne esistono davvero tantissimi! Tutto poi dipende anche dalla nozione di “segreto” che ha ciascuno di noi. A volte siamo convinti di conoscere un luogo eppure visitandolo raccontato per esempio da uno storico dell’arte che ci ha scritto una tesi di laurea si possono scoprire mondi inesplorati e vedere quasi per la prima volta un luogo. Ecco: i luoghi segreti sono forse non infiniti, ma quello che è importante per noi è non porre mai fine alla curiosità.
Quali sono le vostre prossime attività in programma?
Abbiamo in programma il 1° maggio una visita al Museo del Bonsai a Tarzo, un piccolo gioiello di paese immerso negli stupendi vigneti del Prosecco. Andremo a conoscere Armando Dal Col, fra i più famosi creatori di Bonsai in Italia. Vi aspettiamo!
(Originariamente pubblicato su Vvox)