Shorelle, Linda Quero, k-pop

La giovane cantautrice Linda Quero ha composto la colonna sonora del videogame “Mobile Legends”. Che spopola sui social


Dal Vicentino alla conquista dell’Oriente passando da Londra. È il percorso artistico intrapreso dalla giovane Linda Quero, in arte Shorelle, cantante e autrice che recentemente ha raggiunto la ribalta internazionale in modo “non convenzionale”: scrivendo la colonna sonora di un videogame. 21 anni, originaria di Schio (e figlia di Matteo Quero, ex assessore del capoluogo berico), Linda ha capito che la sua strada era la musica fin dai primi anni delle superiori. «Ho iniziato facendo jazz, poi sono passata al musical, facendo tre anni come attrice e ballerina. Poi, una volta diplomata al liceo classico mi sono trasferita a Londra per intraprendere gli studi di musica commerciale alla Academy of Contemporary Music». Una volta sbarcata Oltremanica, «mi sono innamorata del cantautorato e sono arrivata in finale al premio “Basca” (che è praticamente la Siae inglese), presentando un mio brano originale a diversi pezzi grossi e talent scout della music industry. Lì sono stata approcciata dal mio attuale editore, Soundgraphics Tokyo, una delle etichette più importanti in Giappone, che mi ha proposto un contratto per l’Asia».

Prima di allora, Linda-Shorelle conosceva a malapena la musica pop orientale, ma ha avuto la fortuna di avvicinarsi a questo mondo nel suo momento di massima popolarità. «Il genere k-pop e j-pop era già molto conosciuto, ma a livello underground. Il fenomeno è esploso diventando mainstream solo nell’ultimo anno». Linda ha quindi iniziato a scrivere brani per il mercato asiatico all’inizio del 2018, «principalmente per artisti pop coreani, giapponesi e cinesi» e a giugno uscirà per Universal JP il nuovo album “Voice” di Taeyeon, cantante solista della girl-band k-pop Girls Generation, che include il suo brano “Vanilla”, che sta già portando nel suo live tour in Giappone.

Contemporaneamente, la talentuosa Linda ha trovato un inatteso trampolino di lancio per la sua carriera da cantante solista come Shorelle, grazie al videogame per smartphone “Mobile Legends”. «I produttori del gioco mi hanno contattato a fine gennaio. Cercavano una cantante femminile di k-pop in inglese e mi hanno scoperto attraverso il mio portfolio in Asia». La colonna sonora del gioco si intitola “Bang Bang”: «è un brano k-pop come struttura, ma che riflette molto le mie influenze musicali, dai cantautori americani al sound latin fino alla musica italiana. Il risultato è un ibrido tra pop Usa e coreano. Mi hanno dato delle tracce come indicazione e il titolo, Bang Bang. Fatalità, alcuni mesi prima avevo scritto una canzone che sapevo essere “la canzone”: sentivo che era una hit. Il titolo era “Berem berem bem” ed era una sorta di inno in risposta agli hater».

Con i primi successi, infatti, sono spuntate le prime invidie, le prime cattiverie, soprattutto da parte dei compagni di università e di altri giovani artisti. «Ho scritto questa canzone per riuscire ad alzarmi la mattina e la canticchiavo andando all’università. Mi ha aiutata ad andare avanti in un momento difficile, in cui pensavo di non farcela più. L’industria musicale è molto competitiva, piena di squali, specie per una ragazza che non è inglese. Bang Bang ha un messaggio che mi è molto caro e volevo che raggiungesse delle persone che potevano avere problemi simili». E il messaggio, parafrasato, è: “siamo in tanti nella stessa situazione, uniamoci contro un nemico comune. Abbiamo quel “bang bang”, quella scintilla, quella carica, per affrontare ciò che ci aspetta senza paura”. Che è poi anche lo scopo del gioco, il cui claim è “united we win”, insieme vinciamo.

«Molti ragazzi che ascoltano k-pop e che hanno sentito la canzone mi hanno scritto messaggi commoventi, spiegando di aver capito ciò che volevo dire nel testo e che ascoltandola si sentono un po’ più sicuri di sé. Loro vengono additati come nerd, ma la verità è che anche i cantautori lo sono: trascorrono le giornate chiusi in uno studio a scrivere davanti a un computer. Non abbiamo orari prestabiliti o pause e abbiamo pochissima vita sociale. Per questo, capisco perfettamente come si sentono questi ragazzi e ragazze».

Il video teaser del videogame con la colonna sonora di Shorelle, pubblicato a fine aprile, è diventato subito virale, rimanendo in trending su Youtube per una settimana. In seguito è stata lanciata la “Mobile Legends dance challenge”: un concorso social, ancora in corso, che invita le persone a pubblicare online le loro performance di danza sulle note di Bang Bang. «Mi ha fatto molto piacere vedere coreografi, ballerini e influencer ballare sulla mia canzone», ammette. Ma al di là del successo planetario, ciò che più ha emozionato Linda- Shorelle è stato «il rapporto umano che si è instaurato con il pubblico, ricevere i messaggi dei fan dall’Indonesia, dalle Filippine, dalla Malesia. E io ci tengo a rispondere personalmente a tutti».

Una questione di principio: «questa canzone è nata come richiesta d’aiuto e ora che loro si mettono in contatto con me, io voglio e devo rispondere, anche per restituire quello che mi danno. Vedere cantare o ballare la tua canzone fa un effetto micidiale e mi rende molto fiera del mio lavoro: pensi “ho passato questo brutto periodo, ma guarda cosa sta facendo a loro”».

Insomma, la passione, il coraggio, la tenacia e le immancabili difficoltà incontrate lungo il suo viaggio, iniziano a dare i loro frutti e Linda ha ben chiaro il futuro che la attende. «Sto pensando di trasferirmi in Corea del Sud a settembre per proseguire su questa strada. Sto imparando il coreano e il giapponese. Cerco sempre di imparare il più possibile della cultura e della lingua. È una questione di rispetto nei confronti di chi ascolta la tua musica e per me è molto importante».

(originariamente pubblicato su Vvox)

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